THE DOORS
I Doors hanno rappresentato un'anomalia nel Pantheonrock. Non hanno fatto parte del sound di San Francisco, all'insegna di "Pace & Amore", e di Airplane-Dead-Quicksilver. Non hanno avuto niente a che fare con la "British invasion", e nemmeno
con la musica pop in generale. Anche se New York City era adeguata ai Doors (al punto da venirne pressoché adottati) essi non erano assimilabili ai Velvet Underground, malgrado le affinità dei due gruppi quanto a tematiche fosche e oscure. Non facevano nemmeno parte della scena principalmente folk-rock di Los Angeles, dominata da Byrds, Buffalo Springfield e consimili. Perfino nella gerarchia-rock che comprende Elvis, Dylan, Joplin e Hendrix, loro erano un mondo a sé; ma era un mondo meraviglioso e oscuramente esotico. I Doors erano una band, e ognuno dei singoli componenti costituiva una sfaccettatura dell'intero diamante. Una sera, mentre erano in tour, poco prima che il concerto iniziasse, un disc-jockey era salito sul palco per presentare lo spettacolo: "Signore e signori", aveva annunciato al pubblico, "date il vostro benvenuto a Jim Morrison & Doors". Vi era stato un applauso d'incoraggiamento. Mentre il "dj" scendeva le scale per andarsene dal palco, Jim lo aveva preso in disparte e gli aveva detto: "Oh, oh, tipo, adesso te ne torni su e ci presenti bene". Il dj era stato colto dal panico: "Cos'ho detto?! Cos'ho fatto?!". "Devi dire The Doors", gli aveva detto Jim, "il nome della band è THE DOORS". Quando i primi manager dei Doors avevano tentato di convincere Jim ad allontanarsi dal resto del gruppo promettendogli ricchezza e indipendenza che avrebbe potute avere solo dalla carriera solista, Jim era andato subito a informare Ray: "Quei due tizi stanno tentando di sciogliere la band - licenziamoli". Il contratto con i manager era poi stato sciolto; da quel momento, un loro roadie era divenuto il rappresentante dei Doors, e in pratica i quattro Doors si erano gestiti da soli. Nessuno avrebbe più tentato di creare fratture tra Jim e la band, e nessuno avrebbe più detto loro cosa dovessero fare. Chiunque abbia avvicinato l'affascinante cerchia degli intimi, alla quale ci si riferiva impropriamente come alla "Famiglia Doors", sa che i Doors erano ben piu del solo Jim. Non è un mistero il motivo per cui Jim Morrison non sia mai divenuto solista: sapeva di aver bisogno di Robby Krieger, John Densmore e Ray Manzarek, tanto quanto essi avevano bisogno di lui. Un interrogativo si ripropone costantemente: perché i Doors sono ancora tanto popolari? Perché i Doors? Perché adesso? Chiaramente, la risposta concerne gli inusuali elementi musicali. Robby Krieger: non solo un eccellente compositore, ma anche un bravo chitarrista-flamenco, abile interprete anche di un particolare genere di chitarrismo bottleneck. Ray Manzarek: un tastierista di formazione classica con un sincero amore per il blues, il quale componeva ed eseguiva anche melodiche e precise linee di basso. John Densmore: un batterista-jazz forte di un'insuperabile sintonia con i ritmi sciamanici e i tempi teatrali. Jim Morrison: il baritono, il poeta elettrico dotato di un innato talento compositivo.
Discografia:
1967 - The Doors
1967 - Strange Days
1968 - Waiting For The Sun
1969 - The Soft Parade
1970 - Morrison Hotel
1971 - L.A. Woman
1971 - Other Voices
1972 - Full Circle
1978 - An American Prayer