MASSIVE ATTACK
È ancora il 1983 quando due giovani dj di origine afro-caraibica, Andrew Vowles e Grant Marshall, auto-appellatisi rispettivamente "Mushroom" e "Daddy G" danno vita a un sound system che gira la città improvvisando eventi che coinvolgono musicisti, mc's, dj e artisti dalla formazione più varia, a cui verrà dato il nome di "mucchio selvaggio". È un collettivo aperto in cui transiteranno numerosi altri nomi importanti: due anni dopo si uniscono Nellee Hooper, che lascerà poi per dedicarsi al suo progetto Soul II Soul e a una fortunata carriera di produttore pop, Shara Nelson, collaboratrice di
Dub Syndicate e Missing Brazilians, reinventatasi cantante black-pop dalla voce unica, quella testa calda di Adrian Thaws, futuro Tricky, e soprattutto un giovanissimo Robert Del Naja, noto come "3D", sorta di artista di strada con il "vizio" dei graffiti e dei nastri, anch'egli figlio di immigrati, i genitori sono due italiani con il culto di Maradona e del Napoli Calcio. Un trionfo del meticcio, quindi, che diventa col tempo un vero fenomeno cittadino, culminando nel 1987 in una serie di live cui il pubblico accorre con afflussi di portata quasi biblica che nessun club cittadino al tempo era in grado di ospitare. Questo almeno secondo una diffusa leggenda. Allo stesso tempo il collettivo pareva essersi stabilizzato e dominato da quella specie di mostro a tre teste facente capo a 3D, Mushroom e Daddy G. Lo stravagante pseudonimo Wild Bunch diventava tra l'altro sempre di più obsoleto e inadeguato a definire un'identità musicale andata ormai oltre il puro divertissement di tre dj sbarbatelli di periferia. Nasceva quindi l'idea di un nuovo, programmatico, moniker: Massive Attack. Il primo brano registrato, "Any Love", è un funk-pop solare e senza troppe pretese, interpretato dal cantante soul Tony Brian, mentre il primo vero Ep, pubblicato per la Circa, esce nel 1990: Daydreaming, brano in cui i deliranti botta-e-risposta rappati di Tricky, 3D e Daddy G si alternano ai sognanti "chorus" di Shara Nelson. Singolo che riceve una buona accoglienza nel sottobosco alternativo, mentre fa discutere i media per altri motivi: è il momento dei violenti attacchi della Guerra del Golfo e il gruppo verrà costretto per qualche tempo a troncare il suo nome sfrontato e presentarsi nei live e nei negozi semplicemente come Massive.
Discografia:
1991 - Blue Lines
1994 - Protection
1998 - Mezzanine
2003 - 100th Window
2009 - Splitting The Atom
2010 - Heligoland