ART OF NOISE
Nel 1983, Trevor Horn, che aveva ottenuto un grande successo nel 1979 con il brano Video Killed the Radio Star, registrato con Geoff Downes sotto il nome Buggles, stava lavorando in studio con gli Yes su quello che poi sarebbe diventato l'album 90125, e con Frankie Goes To Hollywood sul futuro album Welcome To The
Pleasuredome. Nei suoi lavori impiegò come tastieristi e arrangiatori Anne Dudley e J.J.Jeczalik, e al mixaggio l'ingegnere Gary Langan.Il team era stato messo insieme la prima volta nel 1981 per produrre l'album The Lexicon Of Love degli ABC (dandogli un'immediata notorietà all'interno dell'ambiente musicale). La spinta tecnologica degli Art of Noise fu l'avvento del campionatore Fairlight CMI, uno strumento elettronico inventato in Australia, del quale sembra Horn fosse il primo acquirente. Con il Fairlight, piccole registrazioni sonore chiamate campioni digitali possono essere suonate per mezzo di una tastiera musicale, mentre un processore computerizzato ne altera le caratteristiche come il timbro o l'altezza. Mentre molti altri compositori usavano i campioni come ornamenti dei loro lavori, Horn e compagni videro il potenziale per costruire un'intera composizione solo con i campioni. Negli stessi anni altri artisti cercavano di ottenere lo stesso obiettivo, come Jean Michel Jarre o Yello. Il produttore e musicista Tony Mansfield aveva fatto un uso intenso del Fairlight per l'album di debutto Naked Eyes, (il primo pop album con un intensivo uso del CMI). Lo stesso Horn aveva precedentemente inserito il campionatore in The Lexicon of Love, sia per migliorare alcuni elementi, sia per abbellire le composizione con effetti sonori (come la campanella del registratore di cassa in Date Stamp). I campioni, alcuni derivati da altri brani, come il "dum" baritonale da Leave It degli Yes, ed altri provenienti da sorgenti originali, erano immersi nei riverberi per mascherare la bassa qualità dei primi elaboratori (e per dare un tocco acustico da sala da concerto). In studio questi suoni erano poi assemblati in vari arrangiamenti e composizioni. Questo venne fatto all'inizio con un minimo intervento di strumenti suonati in modo tradizionale, ma lavori successivi videro l'uso anche di queste risorse. Nel febbraio del 1983, con Paul Morley alla direzione artistica, Horn, Dudley, Jeczalik e Langan formarono la prima incarnazione degli Art of Noise. L'EP di debutto del gruppo, Into Battle With the Art of Noise, fu pubblicato nel settembre 1983 sull'etichetta ZTT. Immediatamente divenne una hit, grazie anche al brano Beat Box.Morley gestiva il progetto come un gruppo senza protagonisti, solamente come un lavoro d'arte e null'altro. I componenti del gruppo non apparvero mai in foto senza maschera, e le copertine dei dischi erano riempite di citazioni, fotografie ed elementi grafici che erano nettamente in contrasto con l'uso del tempo di mettere sempre le immagini dei cantanti. Musicalmente il progetto intendeva omaggiare sia l'influenza di Claude Debussy, che aveva rivoluzionato la musica popolare all'inizio del ventesimo secolo, sia gli esperimenti sonori "Art of Noise",del futurista italiano Luigi Russolo.
Discografia:
Album
1983 - Into Battle With The Art Of Noise (Mini-Album)
1984 - Who's Afraid Of The Art Of Noise?
1986 - In Visible Silence
1987 - In No Sense? Nonsense!
1989 - Below The Waste
1999 - The Seduction Of Claude Debussy
Singoli
1983 - Beat Box
1983 e 1985 - Moments In Love
1984 - Close (To The Edit)
1985 - Legs
1986 - Paranoimia (Interpretato da Max Headroom)
1986 - Peter Gunn (Interpretato da Duane Eddy) vincitore di un Grammy Award nel 1987.
1986 - Legacy
1987 - Dragnet
1988 - Kiss
1989 - Yebo! (Interpretato da Mahlathini & Mahotella Queens)
1990 - Art Of Love
1992 - Shades Of Paranoimia
1998 - Dreaming In Colour
1999 - Metaforce (Interpretato da Rakim)