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TRAFFIC

Traffic2A 16 anni il cantante e polistrumentista Steve Winwood da Birmingham (la città di Black Sabbath, Judas Priest, Moody Blues, Yes) con lo Spencer Davis Group segnò una pagina fondamentale (e retribuita da vari hit di risonanza mondiale) del revival rhythm and blues caratterizzante la musica pop inglese del periodo (Animals, Rolling Stones ecc.). Nel '67, con l'esplosione in America del rock (Velvet Underground, Jefferson Airplane ecc.) in Inghilterra si abbandonò il blues per accostarsi ai nuovi stilemi d'oltreoceano. È in questo periodo che nel Regno Unito nascono i primi

gruppi propriamente rock o perlomeno non-blues (come i Pink Floyd o i Deep Purple) e che altri lo diventano per adeguarsi al cambiamento dei tempi (come i Kinks e gli Who o i Moody Blues). I Traffic (Midlands, 1967-1975) sono il gruppo di Winwood post-blues. La via al non-blues o al post-blues di Winwood non fu propriamente il rock, ma una miscela ottenuta dal contributo di uno stuolo di strumenti e, seppur basata sul blues, capace tuttavia di fuoriuscire da esso a forza di soul, jazz, progressive, world-music. Dai Colosseum ai Caravan, dai Gentle Giant ai King Crimson, nell'Inghilterra tra 60 e 70 s'era smesso sì di fare blues, ma certo non si faceva "rock" in senso classico. A questo progressive multistrumentale e polifonico più che alla musica di Canterbury - l'altro filone non-rock inglese, si accosteranno, pur non riducendovisi, i Traffic. La musica dei Traffic sta in sinfonie eseguite da un ensemble cameristico di esecutori tanto giovani (media 20 anni) quanto tecnicamente preparati, tanto classici quanto d'avanguardia. L'estetica ed etica abbracciate sono poi quelle comuni - come del resto lo sono le doti e basi pratiche, alla musica pop intellettuale dell'epoca: surrealismo, cultura alternativa come valore, insomma i dettami hippie rivisti nell'epoca post-hippie, ossia più lucidamente e consapevolmente. Se centrale rimane l'amore, si distribuirà questo tra quello verso la donna, verso la vita e verso il trascendente. L'ideale della comunità utopica si riduce poi ad aspettative più individualistiche, ma non meno introiettate. Se queste sono le coordinate di una generazione e di una geografia, poi ciascuno occupa il proprio posto o interpreta queste originalmente. Il tono, l'atmosfera dei Traffic varia da album ad album. Va infine ricordato che i Traffic sono stati tra quei relativamente pochi gruppi capaci da una parte di fare della musica popolare arte e dall'altra di arricchirsi, copiosamente, con quest'arte.



 

Discografia:

1967 - Mr. Fantasy
1968 - Traffic
1969 - Last Exit (side 2 Live at The Fillmore West)
1970 - John Barleycorn Must Die
1971 - The Low Spark Of High Heeled Boys
1973 - Shoot Out At The Fantasy Factory
1974 - When The Eagle Flies
1994 - Far From Home