PUFF DADDY
Nato nel 1970 nel quartiere di Harlem, a New York, Sean Combs detto “Puff Daddy” conosce la violenza urbana già a tre anni quando suo padre, coinvolto in un giro di droga e prostituzione, viene ucciso nel Central Park. Nel 1988 entra alla Howard University, dove rivela un’inclinazione per l’intrattenimento e l’imprenditoria: oltre a vendere tesi di laurea, organizza feste e concerti. Nel 1990 entra in contatto con il capo della Uptown Records, che lo assume nella sua etichetta, per la quale all’epoca incideva Heavy D. Fa carriera rapidamente, nonostante la frenetica attività gli
causi dei problemi (nove morti a causa di carenze organizzative in una partita tra star del basket da lui organizzata). Ma i dischi da lui prodotti per Jodeci e Mary J. Blige gli danno grosse soddisfazioni, tanto da permettergli di fondare la sua etichetta, la Bad Boy Entertainment. Il suo primo acquisto è Christopher Wallace, detto Biggie Smalls e poi Notorious B.I.G.: uno spacciatore che fa il rapper a tempo perso. Nel 1993 la Uptown rompe con lui per la “troppa arroganza”; Combs riesce però a “piazzare” la Bad Boy presso la Arista Records, in cambio di 15 milioni di dollari. Fiducia ben riposta: grazie a Notorious B.I.G e Craig Mack la Bad Boy ottiene subito due numeri uno in classifica. Ma intanto cresce la rivalità con la Death Row Records di Los Angeles, guidata dall’ex amico Suge Knight e forte di Tupac Shakur, Dr. Dre, Snoop Doggy Dogg. La sanguinosa lotta tra le due etichette diventa uno degli elementi che caratterizzano maggiormente la musica americana degli anni ’90. Nel 1994 Tupac viene ferito da un colpo di pistola nei pressi di uno studio di registrazione, e accusa Puff Daddy e B.I.G. che si trovavano nei paraggi. Nel 1995, dopo dichiarazioni ironiche di Knight, un suo amico viene ucciso, e ancora una volta volano accuse nei confronti della Bad Boy. La faida assume proporzioni incontrollate: nei ghetti delle due metropoli si comincia apertamente a tifare per i propri eroi: girano voci che vogliono Faith Evans (moglie di B.I.G.) a letto con Tupac Shakur, e la moglie di Puff Daddy, Misa Hylton a letto con Suge Knight. Voci alimentate anche dalle canzoni in cui i rapper si insultano e sbeffeggiano. Nel marzo 1996, subito dopo la cerimonia dei Soul Train Awards di Los Angeles, Tupac, B.I.G. e i rispettivi clan si trovano di fronte armi alla mano. Nessuno ne fa uso - ma il 7 settembre ’96 Tupac viene ucciso a Las Vegas. Nessuno sa da chi - ma inevitabilmente, si fanno due nomi: Combs e Wallace. I quali intanto si rituffano nel lavoro: Puff Daddy ha tra l’altro fatto il grande passo da produttore ad artista. In tale periodo infatti incide il suo primo singolo, “Can’t nobody hold me down”, insieme alla giovane scoperta Ma$e. Notorious B.I.G. intanto va al n.1 in classifica col singolo “Hypnotize”. Nel marzo 1997, proprio dopo i Soul Train Awards, viene assassinato. E’ in tale frangente che la carriera di Puff Daddy come artista decolla. Prendendo come base “Every breath you take” dei Police, incide “I’ll be missing you”, dedicata all’amico scomparso. Il brano ha un enorme successo in tutto il mondo. Combs viene chiamato a concedere il suo tocco di Mida a musicisti famosissimi: Mariah Carey, LL Cool J, Boyz II Men, e lancia in orbita Busta Rhymes, KRS-One ed altri. Alla discografia affianca altre attività, tra le quali una rivista, “Notorious”. Per quanto riguarda la propria carriera di musicista, Puff Daddy insiste col riprendere successi del rock “bianco” rappandoci sopra: succede ancora con Sting e “Roxanne”, poi con “Let’s dance” di David Bowie, “Kashmir” dei Led Zeppelin per la colonna sonora di “Godzilla”. Nonostante la critica storca il naso, Combs diventa sempre più famoso, riverito nell’ambiente musicale e dalla casa discografica - che gli concede un contratto tra i più remunerativi della storia della musica. Non per questo lui si imborghesisce: lo stile da “Bad Boy” riemerge quando viene coinvolto nel pestaggio di un dirigente della Sony. La violenza non cessa nemmeno durante la sua iperpubblicizzata storia d’amore con la cantante d’origine portoricana Jennifer Lopez: alla passione e alle dichiarazioni tutte miele dei primi tempi si sostituisce la crisi sentimentale maturata dopo il coinvolgimento della coppia in una sparatoria tra rapper avvenuta in un locale. Per Jennifer Puff è troppo inaffidabile, Puff soffre per amore, i due si lasciano: lei lo rimprovera in pubblico con il singolo “My love won’t cost a thing”, in cui si libera dei suoi gioielli, lui decide di ricominciare da zero e si cambia il nome, da Daddy in Diddy. THE SAGA CONTINUES... la dice lunga sul futuro: la saga continua, come ne “Il Padrino”...
Discografico:
1996 - No Time (Lil' Kim Feat. Puff Daddy)
1997 - Can't Nobody Hold Me Down (Feat. Mase)
1997 - I'll Be Missing You (Feat. Faith Evans & 112)
1997 - Someone (SWV Feat. Puff Daddy)
1997 - Mo Money, Mo Problems (Notorious B.I.G. Feat. Puff Daddy & Mase)
1997 - It's All About The Benjamins (With The Family)
1998 - Been Around The World (With The Family)
1998 - Victory (Feat. Notorious B.I.G. & Busta Rhymes)
1998 - Come With Me (Feat. Jimmy Page)
1998 - Lookin' At Me (Mase Feat. Puff Daddy)
1999 - All Night Long (Faith Evans Feat. Puff Daddy)
1999 - Hate Me Now (Nas Feat. Puff Daddy)
1999 - PE 2000 (Feat. Hurricane G)
1999 - Satisfy You (Feat. R. Kelly)
1999 - Notorious B.I.G. (Puff Daddy & Lil' Kim)
2000 - Best Friend (Feat. Mario Winans, Hezekiah Walker, & Love Fe)