MASSIMO COMINOTTO

Nato a Milano il 28 settembre del ‘69, laureato in Giurisprudenza, Massimo Cominotto è giornalista e produttore musicale. Si avvicina al mondo della musica collezionando vecchi dischi di fusion brasiliana. Alla fine degli anni Ottanta scopre la house music generata dal bassline e dalla mitica batteria elettronica Tr-808 Roland. Il passo alla musica techno viene dopo un viaggio a

Berlino: “…in un fumosissimo club, ascoltai un suono che per potenza e carica emotiva non era paragonabile a nulla da me sino a quel momento conosciuto. Non ricordo il nome del dj né il nome dello stesso club. Ma da quel momento la mia vita è cambiata. Dopo aver percorso tutte le tipologie ed evoluzioni musicali legate a questo sound, attualmente mi diverto a ricreare un vero e proprio collage musicale includendo nel mio set quello che amo definire come… sound globale”. Diverse produzioni discografiche sono inizialmente legate a etichette austriache e svizzere, come la Zero Music, e italiane come la Spectra. Ma il grande passo è il passaggio alle mitiche Und e BXR. “Grazie alla Media Records finalmente riesco a realizzare un prodotto di altissima qualità e di standard europeo”. La sua prossima uscita? Non discografica, bensì edotoriale. “Una pubblicazione legata all’evoluzione della musica elettronica e un viaggio attraverso la mia esperienza di dj in questi ultimi anni, avendo sempre come sfondo le vicende umane e gli incontri avvenuti nei club di tendenza più estremi”. Il primo disco acquistato da Cominotto? “Non ricordo bene il titolo, mi pare fosse ‘Psique Rock’ di Michel Colombier e Pierre Henri, sigla di un allora programma televisivo”. Il primo club è come il primo amore: non si scorda mai. “Il No Ties di Milano. Sostituivo all’ultimo momento un mio amico”. Il primo mix realizzato? “Un brano completamente elettronico, fatto con un vecchio Arp 2600; il titolo? ‘Work in Breda’. Lo feci con un amico austriaco. Il pezzo ebbe ottimi consensi ma… scarse vendite”. Curiosità? “Sono ateo. Amo i vini toscani. Non vado in palestra. I miei stilisti preferiti sono Gucci e Prada. Sono un appassionato di arte. Il mio film preferito? Tutti quelli di Kubrick, Wenders e Antonioni. L’autore che seguo con passione è Kafka. L’attrice: Anna Magnani”. Tra i suoi hobby c’è una incredibile collezione di vecchi vinili. Tra le sue produzioni “Mother Sensation”, “Simplex”, “Tyson” e “Minimalistix”, “Species”, fino alla recentissima “Trouble”.

Discografia:

1997 - Mother Sensation
1998 - Simplex
1999 - Tyson
1999 - Minimalistix
2001 - Species
2001 - Trouble
2002 - Gula Matari
2002 - Iron Butterfly
2003 - Eroi Di Carta