HILARY DAFF
Per evidenziare quel suo charme che pare un po' francesino, si è messa a cantare ed è diventata una delle rapinose voci pop d'America (ovviamente dignitosamente modificata al computer). Ma nonostante la gran parte musicale, dolce e orecchiabile, della sua carriera, Hilary Duff vuole essere catalogata come un'attrice, che però delude largamente tutti (testimonianza di questo i numerosi Razzie Award al quale è stata nominata). Poco efficace sul grande
schermo, risponde più al target dei ragazzi delle medie-superiori. Peccato, perché cinematograficamente potrebbe dare moltissimo in uno di quei film pieni di tensioni e implosioni, dalle atmosfere hitchcockiane, che gli americani producono a iosa. Non sarebbe stupendo vederla in una tormentata fuga dal maniaco assassino di turno? Figlia di un proprietario di una catena di supermercati e della produttrice musicale Susan Duff, e sorella dell'attrice e leader del gruppo Inventing Venus, Haylie Duff, comincia ad avere contatti con il mondo dello spettacolo a soli 6 anni, lavorando per il Cechetti Ballet in una riedizione de "Lo Schiaccianoci" con la sorella maggiore. Molto più portata per la recitazione, lavora in alcune produzioni locali, trasferendosi in California, a Los Angeles con la madre. Dopo anni di audizioni e provini, la Duff prende parte nel 1997 alla miniserie tv True Women (1997), successivamente seguita dai film tv Casper e Wendy - Una magica amicizia (1998), dove recita con Shelley Duvall, Teri Garr, George Hamilton e Casper Van Dien, e Il rumore degli angeli (1999). Nel 2000, entra nella serie della NBC Daddio (2000) che doveva lanciare Michael Chiklis, ma disgraziatamente il serial non riscontra un parere positivo sul pubblico e soprattutto sui produttori, così la Duff è costretta a continuare le partecipazioni televisive (Chicago Hope, 2000). Dopo essere apparsa nel film Human Nature (2001) con Tim Robbins, firma un contratto con la Disney che ne farà la sua stella di punta, dandole il ruolo di protagonista nel serial Lizzie McGuire (2001-2004). Diventata popolarissima tra i ragazzini americani dai 7 ai 17 anni, dopo il telefilm e il film che ne segue Lizzie McGuire, da liceale a pop star (2003), la Disney vuole rinnovarle il contratto, ma la Duff rifiuta per proseguire da sola la sua carriera, possibilmente sul grande schermo. Ma sfortunatamente, per Hollywood non è ancora pronta e viene scartata da Quanto è difficile essere teenager! (2004), proprio da Lindsay Lohan, che invece era sotto contratto con la grande casa di produzione cinematografica di Topolino. È dal 2002 che si cimenta persino con la musica, ma si limita principalmente a duetti con la sorella o con altre cantanti come Christina Milian. La sua produzione musicale di quegli anni, prevede soprattutto orribili raccolte di canzoni natalizie che ovviamente, non ha avuto il massimo delle vendite in Italia. Ci riprova con "Metamorphosis" (2003) e con il singolo "So Yesterday". Nel contempo, aumentano anche le sue presenza sul grande schermo, seppure in ruoli minori come nelle pellicole Agente Cody Banks (2003) e Una scatenata dozzina (2003), con Steve Martin, e il suo seguito Il ritorno della scatenata dozzina (2005). Nel 2004, continua a sfornare singoli (soprattutto con la sorella) fino a quando incide il suo secondo album "Hilary Duff" che rimane (fortunatamente) inedito in Italia. Ma la Duff non perde le speranze e torna a recitare in qualche puntata di Frasier (2004) e finalmente come protagonista nei mediocrissimi Cinderella Story(2004) e Nata per vincere (2004). Plurinominata ai Razzie Award come pessima attrice protagonista, continua a cantare e sforna il suo terzo album "Most Wanted" (2005) con i singoli "Wake Up" e "Beat Of My Heart". Importante, è l'influenza musicale del suo fidanzato di allora, Joel Madden, leader della band punk-rock (o pseudo tale) Good Charlotte. La conquista di Hilary Duff da questo momento in poi si sposta in Italia dove vince il disco di platino e fa il tutto esaurito ai concerti. Nel 2006, infatti, esce solo per la nostra nazione (ma quanto siamo fortunati!) il nuovo album "4ever Hilary Duff", ma non dimentica la recitazione, il suo vero primo amore, infatti eccola accanto alla sorella nel film di Martha Coolidge Material Girls (2006), solita commedia per adolescenti che in america è già stata profumatamente nominata ai Razzie. Sentimentalmente, la Duff si è legata, oltre che a Madden, anche all'attore Frankie Muniz, al cantante Aaron Carter e a Jordan Masterson. Poco etnica e folleggiante, l'avvolgente e intimista, per non dire splendida Hilary Duff ha una verve e un'enfasi tutta sua anche nella recitazione, peccato sia palesemente rafforzata e così poco credibile. Aspettiamo che cresca, fisicamente e artisticamente, per vederla in qualche torrido ruolo ricco di adrenalina.
Discografia:
2002 - Santa Claus Lane
2003 - Metamorphosis
2004 - Hilary Duff
2007 - Dignity